Psichiatria sui social: essere dottore e comunicatore impone limiti netti. “Distinguo sempre tra informazione e terapia. Non faccio diagnosi né suggerisco trattamenti. Uso disclaimer chiari e, in caso di urgenze, indirizzo subito al 118”.

La moderazione automatica delle piattaforme, però, complica le cose: contenuti clinicamente validi finiscono penalizzati, mentre video acchiappaclick su “guarigioni miracolose” conquistano spazio in homepage."

https://www.wired.it/article/parlare-di-psichiatria-sui-social-si-puo-o-e-una-tendenza-rischiosa/

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